ARTIST'S BOOKS AND AROUND, by Anna Boschi. [synapse essay the fourth]

ARTIST'S BOOKS AND AROUND
Anna Boschi

Translated to English by Anna Woods (Italian original follows)

If for many years the book has primarily represented the literary text withexpression of thought through the written word, it is only at the beginning of the last century thatis imposed in its physical dimension of matter-sign-object, just as the inherent rebellionin the experiments of the avant-garde art and "words in freedom" of the Futurists (whichThey acted on the book - a symbol of culture - in irreverent way) allowed him to arrive at aWriting material that exceeded the surface of the regular media.After books transgressive avant-garde Russian twenties, the futurists books metal decorating, the experiences of various artists, including Benedetta—wife of Marinetti, the authors of verbal—visual pages and pages-object, and after the tactile book by Marcel Duchamp in 1947, it seems that silence falls on this type of experiments. And 'only in the sixties that reappears the "book", but the focus is shifting more' into boxes, caskets, containers, and to this wide range adhere groups such as Fluxus, Pop Art, Arte Povera, Conceptual, visual writing etc. The written word take over the verbal-visual art and visual poetry and the artists put in relation the word, the image and the object.Replace the text with various materials (paper, paperboard, iron, wood, glass, wax etc.), And led to a new communication with different verbal-visual languages, poetic and visual, graphics and materials. A creative act that produces relationships, contacts, total poetry. The artist interprets his own book and transfers thoughts, questions, reflections with the strength of the material, with the plasticity of the structure, with the diversity of form, with the sensitivity of the sign, the color, the material, creating a poetic who questions the writing in favor of unconventional elements proposed / imposed by the '' alphabet of vision "and particular characteristics able to document a different and new aesthetic behavior.

Thus was born the ''object-book" by the harmony of the material, which suggests rich postscontent and meaning even without the words. A book not only of a culture and territory that is literary, but an important site of "scriptures" arising from its physical footprint .The user is thus stimulated to look at and to "read" with the grammar of the visual.

Books such as "travel journals", where words give space to the signs, to trace, to mapsinterior places, in graffiti etched on the walls of the private daily existence.

Sometimes however, the book contains a combination of words, texts, images, thus assuming thelanguage of visual poetry.

Among the various interpretations of artists' books and book-objects are printed books, limited editionand duly signed, refer to the artist's personal poetry. In this case, priority is given to the paper,the composition, binding, and are often illustrated with graphic techniques refined and engraving.

There are those who consider the object-book form and reinvents, rebuilding withdifferent materials, according to their own thoughts and their own research. In this case the book - reporteda different function - fail to establish "dialogue" through its new form.

There are those who spoke on the subject of conflict so-book, raging with cuts and burns,of signs and visual lacerations, causing writing shreds, broken words, "play",comprehensible or deliberately incomprehensible, but free to "live" outside planned schedulesand classifications.

And then the self-managed publishing, one copy, xeroscritture, electronic and telematic book and everything can 'open up to new horizons and future developments.

So a book that conveys more 'words and thoughts, but imposes himself for a physicalwhere different experiments, recycling, shape and expressive power become major ingredients fora deep "reading" of the soul.

Says Herman Hesse in the "Books" poem: ... .. there is everything you need, sun, stars,Moon ... ..and the artist in the book-object feels the need to tell himself and others ... .. and tipthe finger of everything the current society has a particular need. And these written "pages andsculpted "by the experience of life, they are found all possible moods, from complaint toprovocation, from the search for truth to the bi / dream of freedom, from the playful narrative to the poetic message,the force necessary to everyday living with the fragility of a wounded soul. And all this isexpressed in the artist not in the personal sense, but absolutely universal, and so-called"Red wire" shared message and alloy emotions, binds, unites and gives life to the Book of ourexistence because, as he always says Hesse, ... the light that mean lives within you!

LIBRI D’ARTISTA E DINTORNI
Anna Boschi

Se per molti anni il libro ha rappresentato principalmente il testo letterario con la manifestazione del pensiero attraverso la parola scritta, è soltanto all’inizio del secolo scorso che si è imposto nella sua dimensione fisica di materia-segno-oggetto,  proprio quando la ribellione insita nelle sperimentazioni delle Avanguardie Storiche e le “parole in libertà”  dei Futuristi (i quali agirono sul libro - simbolo della cultura -  in modo dissacrante) permisero di approdare ad una scrittura materica  che superava  la superficie  dei normali supporti.   Dopo i libri trasgressivi dell’avanguardia russa degli anni Venti, i libri futuristi della Litolatta, le esperienze di varie artiste,  tra cui Benedetta-moglie di Marinetti,  autrici di  pagine verbo-visuali e pagine-oggetto, e dopo  il libro tattile di Marcel Duchamp del 1947, sembra  che il silenzio cali su questo tipo di sperimentazioni . E’ soltanto negli  anni Sessanta che riappare il “libro”, ma l’attenzione si sposta sempre  piu’ verso scatole, teche, contenitori, e a questa vasta tipologia aderiscono  gruppi come Fluxus, Pop Art, Arte Povera, Concettuale, Scrittura visuale ecc. Alla parola scritta subentrano l’arte verbo-visuale e la poesia visiva e gli artisti pongono in relazione la parola, l’immagine e l’oggetto. Sostituiscono il testo con materiali vari (carte, cartoni, ferro, legno, vetro, cere ecc.), e nasce così una nuova  comunicazione con  linguaggi diversi verbo–visuali, poetico-visivi, grafici e materici. Un atto creativo che  produce relazioni, contatti, poesia totale. L’artista interpreta il proprio libro e vi trasferisce pensieri, interrogativi,  riflessioni con la forza della materia, con la plasticità della struttura, con la diversità della forma, con la sensibilità del segno, del colore, dei materiali, dando vita ad una poetica che mette in discussione la scrittura a favore di   elementi non convenzionali  proposti/imposti con  l’”alfabeto del visivo” e di  particolari caratteristiche in grado di documentare un differente e nuovo comportamento estetico.  

Nasce così l’”oggetto-libro” che tramite l’armonia della materia suggerisce messaggi  ricchi di contenuti e significati anche senza le parole.  Un libro  non più unicamente territorio della cultura letteraria, ma sede importante di “scritture” scaturite dalla sua impronta fisica .Il fruitore è in tal modo stimolato a guardarlo e a  “leggerlo” con la grammatica del  visivo. 

Libri come “diari di viaggio”, dove le parole cedono lo spazio ai segni, alle tracce, a mappe di luoghi interiori, a graffiti impressi su pareti riservate della quotidiana esistenza.

A volte invece il libro racchiude la combinazione di parole, testi, immagini, assumendo così il linguaggio della Poesia visiva.

Tra le varie interpretazioni  dei libri d’artista e libri-oggetto vi sono libri stampati, a tiratura limitata  e debitamente firmati, riferiti alla poetica personale dell’artista. In questo caso si privilegia la carta, la composizione, la rilegatura e sono spesso  illustrati con raffinate tecniche grafiche e di incisione.

C’è chi prende in considerazione la forma dell’oggetto-libro e la reinventa, ricostruendola  con materiali differenti, secondo il proprio pensiero e la propria ricerca. In questo caso il libro - riportato a diversa funzione  - riesce ad instaurare  “dialogo”  tramite la sua nuova forma.

C’è invece chi interviene sul soggetto-libro in modo conflittuale, infierendo con tagli e  bruciature, lacerazioni segniche e visive, provocando brandelli di scrittura, parole frantumate, “giocate”, comprensibili o volutamente incomprensibili, ma libere di “vivere” al di fuori di schemi preordinati e di classificazioni.

E poi l’editoria autogestita, la copia unica,  le xeroscritture, il libro elettronico e telematico e tutto quanto puo’ aprirsi a nuovi orizzonti e sviluppi futuri.

Quindi un libro che non veicola piu’ parole e pensieri, ma si impone per sé stesso, per una fisicità diversa in cui sperimentazione, riciclo, forma e forza espressiva risultino i principali ingredienti  per una profonda “lettura” dell’anima.  

Dice Herman Hesse nella poesia “Libri” :….. lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno, sole, stelle, luna…..e l’artista nel libro-oggetto sente la necessità  di raccontare   sé stesso e gli altri….. e punta il dito su tutto ciò di cui l’attuale società ha particolarmente bisogno.  E in queste pagine “scritte e scolpite” dall’esperienza della vita, si ritrovano tutti gli umori possibili, dalla denuncia alla provocazione, dalla ricerca di verità al bi/sogno di libertà, dal racconto ludico al messaggio poetico, dalla forza necessaria al quotidiano vivere alla fragilità di un’anima ferita.  E tutto questo viene espresso nell’opera dell’artista non in senso personale, ma assolutamente universale: e il cosiddetto “red wire” di messaggi condivisi e  di emozioni  lega, rilega,  unisce e dà vita  al Libro della nostra esistenza  perché, come dice sempre Hesse,… la luce che cercavi vive dentro di te! 

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